QUALCHE CENNO STORICO

Breonio negli anni '60
Breonio negli anni '60

Breonio è un piccolo paese di montagna, appartenente al Comune di Fumane, che sorge a 900 metri circa sul livello del mare: Immerso nel verde della natura, è circondato da rosate "sengie" calcaree che nel corso dei secoli hanno fornito agli abitanti i materiali necessari per lo sviluppo edilizio ed ultimamente hanno favorito lo sviluppo economico.

I prati, i pascoli, i boschi, le piccole valli caratterizzano il paese e determinano angoli di natura dove è ancora possibile respirare il verde della montagna.

Il "...silenzioso paese dalle quattro chiese...", testimonianza della religiosità dei suoi abitanti, oltre alle sue bellezze naturali e ai suoi panorami, presenta molti aspetti caratteristici che meritano di essere conosciuti. 

Breonio in una vecchia cartolina d'epoca alla fne degli anni '40 del 900
Breonio in una vecchia cartolina d'epoca alla fne degli anni '40 del 900

 

Particolarmente difficile è stabilire la vera origine del nome "Breonio". La più plausibile sembrerebbe quella che farebbe derivare Breonio da "Breuni", nome di un’antica popolazione alpina insediatasi attorno al Passo del Brennero. 

Secondo una leggenda locale, poi, Breonio è stato incendiato tre volte e da ciò il nome deriverebbe da "brusar" che significa bruciare. Altri ancora lo farebbero derivare d aun non meno fantastico personaggio storico chiamato “Brusonio”.

Breonio è un paese che ha secoli di storia; infatti, come dimostrano le numerose scoperte archeologiche, fu abitato fin dall'età del ferro.

Una prima notizia sicura sull'esistenza della comunità di Breonio la troviamo nel 920 d.C.

Si tratta di un diploma dell’imperatore Berengario I che donò al fedele Bertelo, figlio di Teutelmo, la corte di Breonio, detta Senevella, della quale facevano parte, già da parecchio tempo, le comunità di Vaona e Zivelongo. È questo il primo esempio di una vera azienda fondiaria organizzata. Quasi un secolo più tardi la curtis di Breonio passò al monastero di San Zeno di Verona. Nel Duecento, poi, il monastero di San Zeno si liberò dei beni che aveva in Breonio e li cedette alla comunità del luogo, mantenendo però il controllo dei pascoli alti (Corno d’Aquilio e zone contermini). Queste, in sintesi, le notizie storiche più notevoli sull’esistenza di Breonio in alta Valpolicella nei primi secoli.  Verso la fine del 1400 il territorio diventa proprietà di una delle famiglie più ricche di Verona: i Maffei. In questo periodo Breonio raggiunge l'apice del suo splendore.

Breonio nel 1955
Breonio nel 1955

 

Nel XVIII secolo Breonio è un paesino di agricoltori e allevatori la cui popolazione vive sparsa anche il alcune contrade circostanti.

Durante il periodo austriaco Breonio è un Comune autonomo che comprende anche Sant'Anna d'Alfaedo. Dopo oltre un secolo di alternate vicende il Comune di Breonio viene sostituito nel 1929 dal Comune di Sant'Anna d'Alfaedo, mentre il territorio del paesino passa sotto l'amministrazione Comune di Fumane.

 

Il paese vive anche le vicende delle due guerre mondiali essendo in una zona di retrovie. Il dopoguerra resta un periodo difficile per la popolazione che trova nei prodotti della terra e nell’allevamento del bestiame l’unica fonte di sostentamento e di guadagno. In questo periodo si sviluppa molto l’allevamento bovino, mentre l’attività estrattiva non è ancora adeguatamente valorizzata.

La vita dura ed economicamente poco proficua porta negli ultimi trent’anni ad una emigrazione della popolazione verso la pianura.

Solo recentemente lo sfruttamento della pietra locale dà impulso ad una economia di tipo artigianale, creando nuova occupazione ed arrestando in parte l’esodo degli abitanti.

Anche il turismo culturale e sociale di questi ultimi anni sta “rivitalizzando” il paese che, soprattutto in estate, si anima, si “apre” alle sue passate ed attuali caratteristiche.